Origine dell'Olografia

Olografia è una parola composta dai termini olo- e -grafia. Il primo, usato come prefisso,deriva dal greco ολος, “tutto” e ha significato di tutto, intero, totale o interamente. Il secondo termine, usato come suffisso, deriva dal greco γραϕη, “scrivere”, e significa scrittura, disegno, descrizione, trattato e simili. Pertanto il termine olografia indica un metodo di descrizione, grafica o iconografica, completa di un oggetto.
Cenni Storici
L'olografia fu teorizzata nel 1947 dallo scienziato ungherese Dennis Gabor (1900-1979), il quale, utilizzando la luce "verde" dello spettrogramma di una lampada a vapori di mercurio, all’epoca la migliore sorgente di luce coerente, realizzò su pellicole fotografiche i primi, rudimentali ologrammi, nella cui realizzazione l’onda oggetto e l’onda di riferimento erano parallele. Questi, tuttavia, contenevano distorsioni e immagini spurie a causa della scarsa coerenza della luce utilizzata e dunque l’olografia non ebbe sviluppi significativi fino ai primi anni ‘60, quando vennero costruiti i primi laser, sorgenti di luce mono cromatica coerente, ideali per l’olografia ottica.
Oggi al termine di ologramma si associa il concetto di un’immagine tridimensionale creata da una struttura fisica che diffrange la luce in un’immagine proiettata nello spazio.